La cultura indiana: scoprila con Mercatopoli
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Cultura dell'India: le proposte di Mercatopoli

Giovedì 29 Gennaio 2015

 

 

 

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Recentemente abbiamo ricevuto questa meravigliosa statua, per rendere le vostre case etniche come le sognate. Di cosa si tratta? Cosa rappresenta la cultura indiana? Scopriamolo insieme.

Secondo diversi storici essa è la "più antica civiltà della terra", poiché le sue tradizioni risalgono fino all'8000 a.C., sin dai tempi dei Veda, ritenuti risalenti da 3000 a più di 5500 anni addietro.

Alcuni tratti caratteristici dell'India:


- LA RELIGIONE

Religioni come l'induismo e il buddismo sono nate in India. L'India è la culla di induismo, buddismo, giainismo e sikhismo, collettivamente conosciute come religioni indiane. Queste religioni, conosciute anche come religioni darmiche, sono le maggiori religioni del mondo assieme a quelle abramitiche.
Oggi, induismo e buddismo sono la terza e quarta religione al mondo rispettivamente, con oltre due miliardi di fedeli.

La religione hindù ha diverse scuole o correnti, ognuna con la propria visione.


- IL MATRIMONIO

Per secoli, i matrimoni combinati sono stati la tradizione nella società indiana, sebbene gli uomini e le donne abbiano sempre avuto la possibilità di scegliere chi volessero sposare. Ancora oggi, la maggior parte degli indiani si ritrovano a sposare un coniuge scelto dai loro genitori o da altri membri autorevoli della loro famiglia, ma con il consenso della sposa e dello sposo.

Nella maggior parte dei matrimoni la famiglia della sposa fornisce una dote ad essa per salvaguardarla, assieme ai suoi figli, in caso di morte prematura del marito. Storicamente, nella maggior parte delle famiglie, l'eredità dei patrimoni familiari passava per la linea maschile. Dal 1956, le leggi indiane trattano maschi e femmine allo stesso livello in materia di eredità senza la presenza di un testamento legale. Gli indiani stanno sempre più utilizzando un testamento per l'eredità e la successione delle proprietà, con circa il 20% di legati testamentari nel 2004.

In India il divorzio è estremamente raro — 1% rispetto al 40% negli Stati Uniti. Queste statistiche, però, non riflettono un quadro completo. C'è una carenza di indagini scientifiche o studi sui matrimoni indiani, nei quali siano state analizzate le prospettive di entrambi i coniugi in profondità. Indagini campione suggeriscono che i problemi dei matrimoni in India sono simili a quelli riscontrati in altre parti del mondo. I tassi di divorzio sono in aumento e quelli delle popolazioni urbane sono molto più elevati. Le donne provocano circa l'80% dei divorzi.


- IL SALUTO

Mani giunte ed un sorriso, dicendo Namaste, è il saluto più tradizionale in India, anche se considerato un po' antiquato da qualcuno. Nella cultura indiana e nepalese, la parola è pronunciata all'inizio della comunicazione scritta o verbale. Il gesto, tuttavia, con le stesse mani piegate, senza pronunciare la parola, si fa di solito al momento del commiato. Presa alla lettera, significa "mi inchino a te". La parola deriva dal sanscrito (namah): per inchino, riverenza, saluto e riguardo, e (te): "a te". Come spiegato da uno studioso indiano, Namaste letteralmente fa riferimento a Ciò che è di Dio in me si inchina a ciò che è di Dio in te. Nella maggior parte delle famiglie indiane, ai giovani uomini e donne viene insegnato a cercare la benedizione dei loro anziani, per mezzo dell'inchino reverenziale ad essi. Questa usanza è conosciuta come Pran?ma.


- LE FESTE

In India esistono diverse festività, legate alle varie diversità culturali delle singole zone del paese. Con piccole lampade e molta cura, il Karthigai festival celebra il legame tra fratelli e sorelle nel sud dell'India. In altre parti dell'India si celebrano Bhau-Beej e Raksha Bandhan. Le sorelle augurano felicità ai fratelli donando loro dei dolci, mentre i fratelli promettono di proteggere le loro sorelle.

L'India, essendo un paese multi culturale e multi religioso, celebra ricorrenze di diverse religioni. Le quattro feste nazionali indiane sono: giorno dell'indipendenza, festa della repubblica, Gandhi Jayanti e Festa del lavoro. In molti Stati e regioni del paese si festeggiano altre ricorrenze a carattere religioso e civile.

Alcune feste sono celebrate da più religioni.

L'Islam è parte del tessuto culturale indiano e oltre 135 milioni di musulmani risiedono India, organizzando un certo numero di feste per onorare le tradizioni islamiche.

Il cristianesimo è la terza religione più professata in India. Con oltre 23 milioni di cristiani, di cui 17 milioni sono cattolici, l'India è sede di molte feste cristiane. Il paese festeggia il Natale e il Venerdì Santo.

Le fiere regionali sono comuni anche in India. Ad esempio, la fiera di Pushkar è uno dei mercati più grandi del mondo per i cammelli e Sonepur Mela è la più grande fiera del bestiame in Asia.


- I NOMI E LA LINGUA

I nomi propri di persona sono legati ad una varietà di sistemi e convenzioni che variano da regione a regione. Essi sono inoltre influenzati dalle religioni, dalle caste e possono derivare dai poemi epici indiani.

La popolazione dell'India parla un'ampia varietà di lingue come: Angika · Assamese · Beary bashe · Bengali · Bodo · Chhattisgarhi · Dogri · Garo · Gujarati · Hindi · Kannada · Kashmiri · Khasi · Kokborok · Konkani · Maithili · Malayalam · Manipuri · Marathi · Mizo · Nepali · Oriya · Punjabi · Sanscrito · Santali · Sindhi · Tamil · Telugu · Tulu · Urdu ·


- GLI ANIMALI

Nell'induismo, la mucca è considerata come un simbolo di ahimsa (non-violenza), dea madre e portatrice di buona fortuna e ricchezza.Per questa ragione, le mucche sono sacre nella cultura indù e dar loro da mangiare è un atto di devozione.

A partire da gennaio 2012, la mucca rimane un argomento di divisione in India. Diversi stati dell'India hanno approvato leggi per proteggere le mucche, mentre molti Stati non hanno restrizioni sulla produzione e il consumo di carne bovina. Alcuni gruppi si oppongono alla macellazione di vacche, mentre altri gruppi indiani affermano che il tipo di carne che si mangia dovrebbe essere una questione di scelta personale in una democrazia.

Lo Stato del Madhya Pradesh ha approvato una legge, nel gennaio 2012, che rende la macellazione della mucca un reato grave.
Nel Gujarat, uno Stato dell'India occidentale, la legge di conservazione degli animali, entrata in vigore nell'ottobre 2011, vieta l'uccisione di mucche e l'acquisto, la vendita e il trasporto delle carni bovine.
Al contrario, Orissa e Andhra Pradesh consentono la macellazione dei bovini con un protocollo di macellazione certificato.
Negli Stati del Bengala occidentale e del Kerala, il consumo di carne bovina non è considerato un reato.

Contrariamente agli stereotipi, un numero considerevole di indù mangiano carne, e molti sostengono che le loro scritture, come ad esempio i testi vedici, non ne vietano il consumo. Nel sud del Kerala, per esempio, la carne di manzo costituisce quasi la metà di tutta la carne consumata da tutte le comunità, fra cui gli induisti.

I sociologi teorizzano che il largo consumo di carne di vacca in India sia dovuto al fatto che è una fonte molto più economica di proteine animali per i poveri rispetto alla carne di agnello o di pollo, che al dettaglio costa il doppio del prezzo. Per queste ragioni, il consumo di carne bovina in India, dopo l'indipendenza nel 1947, è andato incontro ad una crescita molto più veloce di qualsiasi altro tipo di carne.

Attualmente, l'India è uno dei cinque più grandi produttori e consumatori di carne bovina in tutto il mondo. Mentre in paesi come il Madhya Pradesh stanno passando leggi locali per prevenire crudeltà sulle mucche, altri indiani stanno discutendo: "Se il vero obiettivo è quello di prevenire crudeltà verso gli animali, perché solo la mucca viene rispettata quando centinaia di altri animali vengono maltrattati?


- LA CUCINA

La cucina indiana è varia come l'India. Essa utilizza numerosi ingredienti, possiede una vasta gamma di stili di preparazione degli alimenti, tecniche di cottura e presentazione dei piatti. Dalle insalate ai sughi, dalle verdure alle carni, dalle spezie al pane ai dolci, la cucina indiana è sempre complessa.

Harold McGee, uno dei preferiti di molti chef stellati Michelin, scrive "per pura inventiva, con il latte come ingrediente primario, nessun paese al mondo può eguagliare l'India."
L'India è nota per il suo amore per il cibo e per le spezie, che svolgono un ruolo importante nella vita quotidiana, così come nelle feste. La cucina indiana varia da regione a regione, riflettendo le svariate etnie presenti nel paese. In generale, la cucina indiana può essere suddivisa in cinque categorie -cucina dell'India settentrionale, cucina del sud, cucina orientale, cucina occidentale e cucina nord-orientale.

Nonostante questa diversità, emergono alcuni tratti unificanti. L'uso delle spezie è parte integrante di talune preparazioni alimentari, ed esse sono utilizzate per esaltare il sapore di un piatto e creare sapori e profumi unici. La cucina in tutta l'India è stata influenzata anche da vari gruppi culturali che entrarono in India nel corso della storia, come i persiani, i Mogul e i coloni europei.

La cucina indiana è fra le più popolari nel mondo intero. Nella maggior parte dei ristoranti indiani, al di fuori dell'India, il menu non rende giustizia alla varietà enorme di cibi che la cucina indiana mette a disposizione. Esistono alcuni ristoranti che servono cucina di altre regioni dell'India, anche se questi sono veramente rari. Storicamente, le spezie indiane e le erbe sono state uno dei più ricercati prodotti commerciali. Il loro commercio tra l'India e l'Europa ha portato alla nascita e al dominio dei commercianti arabi, a tal punto che gli esploratori europei, come Vasco da Gama e Cristoforo Colombo, hanno cercato di trovare nuove rotte commerciali per l'India che portarono alla scoperta dell'America. La popolarità del curry, che origina dall'India, attraverso l'Asia ha spesso portato all'identificazione dei cibi che lo incorporano come "pan-asiatici".

Il cibo viene consumato in base allo stile di vita della persona. Per esempio: un re deve essere aggressivo per difendere il suo paese, e pertanto dovrebbe assumere dei cibi che gli diano tanta passione e l'aggressività che è richiesta. Quando una persona cerca di condurre la propria vita cercando la propria realizzazione, dovrebbe preferire un alimento satvico, che aiuti a mantenere la mente in equilibrio. Il cibo tamasico sarebbe da prendere solo se richiesto dal corpo, come il consumo dell'alcool. Questo è il motivo per cui molti indiani cercano di astenersi dal bere.

Le molteplici varietà della cucina indiana sono caratterizzate dall'uso sofisticato e sottile di molte spezie e erbe. Ogni famiglia di questa cucina è caratterizzata da un vasto assortimento di piatti e tecniche di cottura. Anche se una parte significativa del cibo indiano è vegetariana, molti piatti indiani tradizionali comprendono anche: pollo, capra, agnello, pesce e altre carni.


- L'ABBIGLIAMENTO

L'abbigliamento tradizionale in India varia notevolmente tra le diverse parti del paese ed è influenzato dalla cultura locale, dalla geografia, dal clima e dall'ambiente rurale o urbano. Stili popolari di abbigliamento comprendono indumenti drappeggiati come sari per le donne e dhoti o lungi per gli uomini. I vestiti cuciti sono anche popolari come churidar o salwar-kameez per le donne, con una dupatta (lunga sciarpa) gettata sulle spalle a completare l'abbigliamento. Il salwar è spesso poco attillato, mentre il churidar è un taglio più stretto[53]. Per gli uomini, le versioni cucite sono kurta - pigiama e pantaloni e camicia in stile europeo. Nei centri urbani, la gente può essere spesso vista in jeans, pantaloni, camicie, abiti, kurta e altro genere di abbigliamento.

In luoghi pubblici e religiosi, l'etichetta dell'abbigliamento indiano scoraggia l'esposizione della pelle e l'indossare abiti trasparenti o attillati. La maggior parte dei tessuti indiani sono fatti di cotone, fibra ideale per le elevate temperature presenti per gran parte dell'anno a quelle latitudini.

Poiché il clima dell'India è per la maggior parte caldo e piovoso, la maggior parte degli indiani calza i sandali.

Le donne indiane amano perfezionare il loro senso di fascino con trucco e ornamenti. Orecchini, mehendi, braccialetti e altri gioielli sono piuttosto comuni.

In occasioni speciali, come matrimoni e feste, le donne possono indossare colori allegri con vari ornamenti realizzati con pietre preziose, oro, argento o altre pietre semi-preziose locali.

Il Bindi è spesso una componente essenziale del trucco di una donna indiana. Portato sulla fronte, alcuni lo considerano come un segno di buon auspicio.

Tradizionalmente, il bindi rosso è stato portato solo da donne sposate indù, e quello colorato da donne nubili, ma ora tutti i colori sono diventati parte della moda femminile. Alcune donne adoperano il sindoor - una tradizionale polvere rossa o arancione-rosso (vermiglio) nella separazione dei capelli (localmente chiamato mang). Il sindoor è il segno tradizionale di una donna sposata, fra gli induisti. Esso non viene adoperato dalle donne indù non sposate così come dagli oltre 100 milioni di donne indiane che professano religioni diverse.

Gli stili indiani di abbigliamento si sono continuamente evoluti nel corso della storia del paese. Alcuni antichi testi vedici parlavano di vestiti fatti di cortecce e foglie (noti come phataka). Gli abiti cuciti si sono sviluppati prima del X secolo e divennero popolari a seguito dell'uso presso gli imperi musulmani a partire dal XV secolo. Gli abiti drappeggiati rimasero popolari fra la popolazione indù, mentre i musulmani sempre più adottarono capi su misura.

Fonte: Wikipedia


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